Riccardo Di Giacinto, lo chef stellato che illumina Roma

Ancora una volta ci siamo recati nella Capitale per incontrare un grande chef stellato, Riccardo Di Giacinto. Il professionista ci ha raccontato della sua prima esperienza con Olio Tamìa, non mancando di sottolineare lo stupore dei suoi clienti italiani e stranieri al momento del loro primo assaggio.

All’interno del suo ristorante All’Oro, Di Giacinto accoglie clienti da ogni parte del globo, attratti dallo splendido design del locale e dai profumi e sapori provenienti dalla cucina. Tra questi, è immancabile quello della Caninese biologica, una delle varietà di Olio Tamìa che ha saputo conquistare il nostro chef stellato.

Chef, raccontaci la tua prima esperienza con Olio Tamìa… quando lo hai conosciuto?

Beh, parliamo di qualche anno fa. Con la famiglia avevamo deciso di passare una domenica nella magnifica Tuscia, cosa che ci ha portato a mangiare in un ristorante della zona. Tra le varie pietanze, ci portarono anche delle bruschette e dell’olio che conquistarono immediatamente mia figlia. Per curiosità assaggiai anche io e pochi secondi dopo stavo già chiedendo tutte le informazioni necessarie per prendere contatto con Olio Tamìa.

Contattasti subito l’azienda?

Ovviamente! Non passò molto tempo prima di conoscere il produttore e l’azienda, cosa che mi permise di scoprire la filosofia che c’è dietro la produzione di questo olio eccezionale. Mi rapì subito, così come lo fecero i soci, in particolare Pietro Re, con il suo impegno costante e diretto con le piante d’olivo.

Possiamo dire che il primo approccio con Olio Tamìa fu, quindi… gradito!

Assolutamente e anzi, come accade per tutti gli ingredienti d’eccellenza, in questo caso il primo approccio fu letteralmente “vita”, come mi piace dire. Compresi immediatamente la qualità di questo prodotto, anche grazie al lavoro che faccio da anni, quello dello chef, che mi ha portato ad assaggiare una quantità indescrivibile di oli. Quando ti capita però di incontrare qualcosa di vera qualità, la percezione è immediata.

Quanto è importante per te un olio d’oliva di qualità?

Per me l’olio d’oliva è un ingrediente cardine in cucina. Posso anzi affermare che fra tutti i prodotti di cui potrei fare a meno, l’unico a cui non rinuncerei è l’olio extravergine e Olio Tamìa devo dire che impersonifica a meraviglia tutte le qualità che cerco per la mia cucina.

Chef, svelaci qual è la tua tipologia di Olio Tamìa preferita

Sicuramente il Caninese Biologico. È stato il primo a conquistarmi e qui a Roma diremmo che è “tanta roba”! Come già detto, lavoro con molti oli di oliva da anni, ma qui siamo dinanzi a una personalità davvero spiccata, unica nel suo genere. Inutile ribadire che i produttori di Olio Tamìa ci sanno davvero fare… lo dimostrano anche i molti nostri clienti che assaggiano l’olio e ci chiedono dove poterlo acquistare. Proprio l’altro giorno dei turisti texani hanno deciso di fare una bella scorta e portarsela in America. Erano davvero impazziti dopo il primo assaggio!

Sono molti i clienti che apprezzano Olio Tamìa?

Indubbiamente, ma non si tratta solo di stranieri, che sono solitamente quelli più suscettibili alle ottime qualità degli oli nostrani. Ci sono molti clienti romani, del Lazio e del resto d’Italia che restano sbalorditi da Olio Tamìa. Il ritorno degli stranieri, finalmente, è stata la ciliegina sulla torta. Sono moltissimi quelli che mi chiedono di saperne di più dell’olio che servo loro.

Prima di salutarci, parlaci di uno dei tuoi piatti a base di Olio Tamìa… facci venire un po’ di acquolina!

Tra le ultime novità abbiamo una macedonia di tre pomodori con una ricciola condita con il Caninese biologico di Olio Tamìa e basilico. Il tutto è servito con una crema di limone che cuciniamo alla brace e una spuma ghiacciata di pesche. Un piatto fresco, perfetto per l’estate, che si sposa meravigliosamente con la grande personalità di questo olio d’eccezione.